L’ emotività, quando si parla di investimenti, gioca nel risparmiatore un ruolo determinante. Entrando un po’ più nello specifico del comportamento comune dei risparmiatori, molto spesso la paura ci porta a stare lontano dai mercati quando gli stessi scendono e a non investire quando i mercati sembrano aver terminato la loro crescita. Perciò, in preda all’ indecisione giungiamo alla conclusione che sia meglio aspettare. |
Una grande verità nel mondo degli investimenti probabilmente è che nessuno conosce quello che può accadere tra 1 anno, 5 anni o più, e questo è vero anche per gli addetti ai lavori. Pertanto – ASPETTARE – per cogliere il momento migliore rappresenta una pratica improbabile, se non impossibile. Piuttosto sarebbe più opportuno avere un METODO. La storia dei mercati finanziari ci ha fatto conoscere diversi periodi di massimi e dopo ogni crisi, il mercato è venuto fuori con maggiore vigore superando ogni volta i massimi precedenti. Il METODO, quindi, ci permette di approfittare per ottenere la redditività sperata sia con i mercati in crescita, sia nei momenti di flessione del mercato. Ecco il perché dell’importanza di DIVERSIFICARE gli investimenti e di orientare l’aspettativa di crescita dei risparmi nel LUNGO PERIODO. Per “diversificazione” intendiamo il posizionamento del proprio capitale su più forme investimenti finanziari, cercando di stabilire i temi economici che genereranno valore futuro nell’economia. Per “lungo periodo” intendiamo, invece, il non dare eccessiva rilevanza alle variazioni del mercato nel breve termine. Nonostante le fasi di discesa, il mercato, alla lunga, è cresciuto sempre. Sempre parlando di metodo, la logica dei PIANI DI ACCUMULO DI CAPITALE o degli INVESTIMENTI PROGRAMMATI serve a contrastare gli errori cognitivi in cui – emotività e poca razionalità – influenzano il modo di approcciarci agli investimenti. Perciò la vera domanda non è QUANDO, ma COME! |